fbpx

I termini della Finanziaria 2023 per i crediti d’imposta beni materiali 4.0

Circolare BFA23.007
Rif. Legge n. 197/2022; art. 1 comma 1057 della L. 178/2020; DL 29 dicembre 2022 n. 198.

Con l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2023 la legge di Bilancio ha confermato le aliquote del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali. Per quanto riguarda i termini invece, la Finanziaria proroga la scadenza al 30 settembre 2023 senza ulteriori estensioni, diversamente da quanto inizialmente annunciato, nell’ambito del Decreto Milleproroghe.

L’incentivo supporta le imprese di qualsiasi dimensione e appartenenti a qualsiasi settore economico o produttivo che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali.

Scadenze e importi del credito d'imposta

La legge di bilancio 2023 ha prorogato il termine per effettuare gli investimenti in beni materiali 4.0 ordinati entro il 31-12-2022 portandolo dal 30-6-2023 al 30-9-2023.

Di conseguenza per le  imprese che effettuano investimenti in beni strumentali materiali nuovi 4.0 (indicati nell’allegato A alla L. 232/2016), a partire dall’ 1-1- 2022 ed entro il 30-09- 2023, e  che abbiano il relativo ordine accettato dal venditore entro il 31-12-2022 con il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20%, il credito d’imposta è fruibile: 

– per il  40% del costo per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;

– per il  20% del costo per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro; 

– per il 10% del costo per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 20 milioni di euro. 

Per investimenti che superano i 2,5 milioni di euro esiste comunque la possibilità di godere di credito di imposta, ma in misura minore alle percentuali riportate.

Per gli investimenti effettuati dal 2023 il credito d’imposta è invece riconosciuto nella misura inferiore del 20%, 10% e 5% (art. 1 comma 1057-bis della L. 178/2020). 

Il credito d’imposta non è tassato ai fini IRPEF/ IRES / IRAP. Esso è cumulabile con altre agevolazioni.

Diversamente da quanto inizialmente annunciato dal Governo, nessuna ulteriore proroga è prevista nell’ambito DL Milleproroghe.

Adempimenti necessari

Ricordiamo di seguito alcuni adempimenti necessari per le società che desiderano usufruire del credito:

  • devono effettuare una comunicazione al Ministero dello Sviluppo economico;
  • devono redigere una perizia asseverata per i beni di valore superiore o uguale a 300.000 euro;
  • le fatture e gli altri documenti relativi all’acquisizione dei beni agevolati devono contenere l’esplicito riferimento alle disposizioni dei commi da 1054 a 1058-ter dell’art. 1 della Legge 178 del 30 dicembre 2020, come modificata dalla legge 234/2021, art. 1, comma 44.

L’aliquota si applica al totale degli investimenti secondo scaglioni incrementali,

Come descritto al terzo punto sopracitato le fatture/documenti dei beni acquistati, ed ordinati nel 2023, quindi soggetti a Transizione 4.0  devono riportare la frase che i beni sono agevolabili  “pena la revoca del beneficio”.

Ti è stato utile questo articolo? Condividilo

Articoli Correlati